Lady Georgiana Spencer | Lady Diana Spencer
"Il mio signore possiede un'amante da prima del matrimonio. Vi è forse qualche legge che possa impedire ad una donna di fare altrettanto? Il vincolo del matrimonio è ormai uno scambio necessario, un'alleanza tra famiglie - il cuore, a riguardo, non viene consultato."
È con queste parole che nel Settecento Georgiana, Duchessa del Devonshire, riassunse la propria vita matrimoniale nel suo romanzo autobiografico 'The Sylph', una scandalosa rivelazione dell'ipocrisia e della prepotenza dell'alta società inglese del XVIII secolo. Ciò che ne risultò fu un immediato successo che fece della già amata Lady Georgiana una vera e propria icona, autrice di bestseller.
Disgustata dalla natura sentimentalmente sterile del proprio matrimonio combinato e dagli incessanti tradimenti ignobili da parte del marito che animavano le mura domestiche, Georgiana tentò - con successo - di sfidare le rigide regole del galateo aristocratico, dando libero sfogo alle proprie passioni, palesando la relazione illecita che da tempo portava avanti con un altro uomo, di cui ben presto rimase incinta.
Da quando nel 1998 Amanda Foreman richiamò l'attenzione all'audace approccio alla vita di Lady Georgiana con la pubblicazione della sua biografia, vincitrice del Whitbread Prize, molti furono i sorprendenti parallelismi individuati tra la vivace esistenza dell'animata Duchessa e quella turbolenta, allora da poco tragicamente spenta, della sua diretta discendente Lady Diana Spencer, sua pro-pro-pro-pronipote.
Artistica, esplosiva, affatto contraria alla politicizzazione, G. - questo il soprannome con cui era conosciuta - fu indubbiamente forgiata da esperienze simili a quelle che due secoli più tardi avrebbero messo a dura prova la giovane Diana.
Da bambine entrambe subirono una violenta separazione dalle proprie madri e proprio come Lady D, Georgiana fu precocemente spinta al matrimonio con un uomo più grande, invidioso della sua spontaneità, il che la portò a cercare affetto altrove per il resto dei suoi giorni.
E, come si può leggere nelle parole ormai immortali di Diana, anche il matrimonio di G. fu "animato da tre persone".
La Duchessa visse infatti la maggior parte della propria vita coniugale condividendo la stessa casa con l'amante di suo marito, Lady Elizabeth Foster, in un celebre ménage à trois - in cui molti sostengono abbia anche provato amore omosessuale nella tormentata relazione con 'Bess', come era solita chiamarla.
Sebbene Georgiana fosse rampolla dell'istituzione per diritto dinastico - e in seguito acquisito tramite il matrimonio - proprio come Diana, usufruì del proprio titolo solo in rapporto all'affetto provato per il popolo.
Ardita trend-setter, per l'orrore dei suoi contemporanei conservativi e di buona famiglia, Georgiana divenne una delle più grandi celebrità del Regno Unito, facendosi strada anche tra le figure più significative di tutta un'era, scenario di disordini e cambiamenti politici che portarono non solo all'Indipendenza americana e alla Rivoluzione francese, ma soprattutto ai primi segni di modifica all'opprimente monarchia inglese, diretti responsabili del sorgere della democrazia parlamentare britannica, inimmaginabile prima d'allora.
Dalle forti dichiarazioni politiche di cui era più o meno direttamente autrice, Georgiana trasse immenso piacere, sfoggiando con decisione e sicurezza il proprio essere donna in un mondo governato da uomini, e offrendo i germogli delle prime idee femministe, i quali si sarebbero riaperti solo in epoca moderna.
Era chiaro che ogniqualvolta qualcosa andasse poco a genio alla sempre più celebre ed amata Duchessa, questa avrebbe categoricamente rifiutato di rimanere in silenzio. Non a caso, fu proprio Georgiana la prima a riunire donne d'alto rango in gruppi di volontariato organizzati per il soccorso ai soldati feriti in guerra, e ad incoraggiare le signore aristocratiche ad allattare personalmente i propri figli anziché lasciarli alla cura di balie poco affidabili.
Un futuro pieno di speranze
Nata Lady Georgiana Spencer nel 1757 ad Althorp - dove oggi è sepolta Diana -casa dell'antica famiglia Spencer già da trecento anni, a soli 16 anni incontrò il suo futuro marito, il 24enne William Cavendish, Duca del Devonshire. Amante esperto, ma personaggio pubblico poco capace, pare che il ricco Duca fosse attratto da G. per la sua giovinezza e malleabilità, mentre lei credette inizialmente di avere a che fare con l'incarnazione delle più alte virtù di suo padre, inclusa la dolcezza.
Tuttavia, con l'avvicinarsi delle nozze i timori di tutti sembravano moltiplicarsi. Georgiana risultava infatti fin troppo innocente e affascinata dal bagliore della vita apparentemente splendente che già pregustava. Di contro, il Duca rispondeva all'eccitazione della ragazza con il suo solito atteggiamento cupo ed impenetrabile, volto al mantenimento del suo segreto. Una delle sue amanti, precedentemente occupata come modista, aveva infatti da poco dato alla luce una bambina, Charlotte, di cui era padre. Fin dall'inizio il rigido e goffo William dimostrò di essere un genitore distratto e disinteressato e appena tre giorni dopo aver celebrato il proprio matrimonio fu sorpreso a passeggiare per i celebri Giardini Ornamentali di Chelsea, un luogo in cui si era soliti incontrare uomini alle prese con rituali di corteggiamento poco rispettabili, alle spalle delle loro consorti. Successivamente, invece, si presentò in ritardo alla tradizionale presentazione della nuova coppia alla Regina.
La povera Georgiana, colma di felicità per la nuova posizione che avrebbe occupato, attendeva paziente.
Fu però all'arrivo presso Chatsworth House [in foto] - la loro maestosa villa nel Derbyshire - che i veri problemi e la frustrazione ebbero libero sfogo. Si trattò infatti della prima occasione in cui i due novelli sposi si trovarono da soli e dunque un momento decisivo per il destino del loro futuro rapporto - ciononostante il Duca non rivolse una singola parola alla sua Duchessa nemmeno durante il lungo viaggio in carrozza e si disse persino sorpreso di fronte alla speranza di lei di poter finalmente intrattenere una conversazione.
Al contrario, il Duca risentì con fare minaccioso dell'attenzione ricevuta da Georgiana. Come sposa di uno degli uomini più potenti del paese, infatti, l'arrivo della donna riversò nelle strade folle immense che lasciarono le loro case per porgere gli omaggi alla nuova arrivata. Ogni singola via era bloccata dal popolo curioso, ma quando i due arrivarono nella colossale e fredda casa scelta per essere la loro dimora, il Duca trovò più interessante giocare con i propri cani piuttosto che dare il giusto benvenuto alla giovane ragazza, tremendamente spaesata e sola.
Fin da subito, G. fu tenuta a sottoporsi ad uno stile di vita con cui era estremamente difficile tenere il passo - basti pensare che all'epoca un normale pranzo poteva arrivare a durare più di quattro ore. Cionondimeno la Duchessa adempié con diligenza ai suoi doveri di moglie, invitando la gente del posto e l'estesa famiglia del marito, da cui veniva costantemente tenuta sotto esame.
Quando invece tentava di ravvivare le serate con intrattenimenti musicali, suo marito si assentava, trascinava via gli ospiti con lui a giocare a biliardo o più frequentemente portava a letto con sé le serve della casa.
Molto più raramente, nel bel mezzo della notte, spalancava con furia le porte della camera di sua moglie alla disperata ricerca di un legittimo erede a cui lasciare le inestimabili proprietà che aveva acquisito nel corso degli anni in tutta Inghilterra e in Irlanda.
Ci vollero però tre mesi per far sì che l'acerba Duchessa si rendesse conto di come suo marito fosse meramente interessato al suo ruolo funzionale di potenziale madre. Ma proprio come Diana dopo di lei, Georgiana non smise subito di cercare un modo con cui ottenere l'attenzione del suo consorte. A tal proposito la si poteva spesso trovare immersa nella lettura di saggi storici o di classici letterari, ossessione di suo marito. A poco servirono i suoi sforzi intellettuali: il Duca rimaneva a distanza.
Non a caso G. era alquanto sollevata quando arrivava il momento di trasferirsi per la stagione invernale nella loro casa a Londra, Devonshire House [in foto], proprio lungo Piccadilly, di fronte all'attuale Hotel Ritz. (La casa fu demolita nel 1924).
Ancora una volta Georgiana fu tenuta sotto tiro, ma stavolta dalla maligna alta società londinese. Le grandi signore aristocratiche della capitale erano disgustate dal suo sfogarsi in pubblico con le amiche, intrattenendosi in giochetti quasi infantili. Talvolta queste gonfiavano le guance ricoperte di fard per poi farle esplodere rumorosamente con le dita e scoppiare in fragranti risate - Il che, ad esempio, riporta alla mente tutte le pazzie che Diana e Fergie erano solite combinare insieme, come quando si travestirono da poliziotte durante l'addio al celibato del Principe Andrew.
Allora come adesso, molti ritenevano che una simile condotta, soprattutto per una ragazza, fosse fin troppo stravagante per il bene della diretta interessata. Tuttavia la gente ammirava la personalità frizzante di G. e trovava difficile comprendere il motivo per cui l'unica persona in tutta l'Inghilterra incapace di amarla fosse al contempo quella a lei più vicina: suo marito.
Fu dunque inevitabile che Georgiana reagisse alle pressioni su di lei esercitate - così come fu impossibile non fare per Diana.
G. iniziò così ad affilare il proprio umorismo e a civettare provocatoriamente. Fece il suo ingresso nella società locale più frenetica del tempo e qualunque cosa indossasse o facesse diveniva in poco tempo moda.
Innovativa fino a sfiorare l'assurdità, Georgiana rese iconico il "beehive hairstyle" [una versione 'moderna' nella foto], pettinatura 'ad alveare' che raggiunse nel suo caso altezze a dir poco vertiginose - fino ai 3ft, ossia quasi un metro - e veniva decorato con riproduzioni in miniatura di galeoni dalle vele spiegate o con interi nidi di uccelli impagliati - il tutto accompagnato da abiti tanto sfarzosi da toccare la ridicolezza.
In meno di un anno Georgiana fu in grado di eclissare totalmente il noioso marito e non solo: incrementò la compravendita dei giornali più popolari dell'epoca nei quali si commentavano senza sosta i suoi svaghi sempre più eccentrici.
Proprio come nel caso di Diana, Georgiana strinse amicizia, in casa e all'estero, con le figure più influenti e riformatrici del suo tempo, tra cui si conta anche un altro dei personaggi più controversi del XVIII secolo: Marie Antoinette.
All'epoca, infatti, la diligenza internazionale funzionava esattamente come il moderno jet-set. Le futili mode dei ricchi nell'età della Reggenza, le loro relazioni illecite e l'inarrestabile ricerca della novità non risultano tanto diverse dai passatempi stravaganti di molti benestanti al giorno d'oggi.
Il circolo sociale del Devonshire, con a capo la Duchessa stessa, arrivò persino a sviluppare il proprio linguaggio privato, conosciuto come 'Devonshire drawl' (una versione lenta e sbiascicata dell'altrimenti impostato inglese dell'aristocrazia settecentesca).
Georgiana non vedeva niente di male nel proprio atteggiamento e non comprendeva la freddezza di suo marito, il quale era solito respingerla ogniqualvolta lei cercasse di mostrarsi affettuosa nei suoi confronti in pubblico. Arrivò quindi ad incolpare sé stessa per le difficoltà nel loro rapporto - e il Duca, del canto suo, faceva altrettanto.
L'unica via d'uscita dalla soffocante esistenza matrimoniale stava nel socializzare ancora di più, facendo sfociare la solitudine nel bere sfrenato e nell'indebitarsi al gioco d'azzardo, il che minacciò persino di mandare la famiglia in bancarotta. - In una sola seduta G. arrivò a perdere quasi 4 milioni di sterline in valuta attuale.
Inoltre la Duchessa non fu sempre attenta a chi frequentava. Un membro del suo circolo fu Lady Diana Beauclerk, la quale aveva commesso adulterio per spingere suo marito, il violento Lord Bolingbroke, al divorzio. Altra componente fu la scandalosa ereditiera Lady Melbourne, conosciuta per aver messo al mondo diversi figli, tutti da padri diversi.
A dare un vero senso alla sua vita sarebbe poi più tardi arrivato Charles James Fox, il leader del partito riformista della politica britannica, i Whig. Georgiana entrò nella gestione degli affari politici per la prima volta proprio quando suo marito si mostrò a supporto del partito, divenendo così anche lei un'entusiasta sostenitrice della sovrastruttura idealistica del gruppo politico, il quale mirava alla supremazia del Parlamento sulla monarchia, all'abolizione della schiavitù, all'emancipazione dei cattolici romani e all'espansione del diritto di voto.
Con la sua innata capacità di attirare attenzione su di sé e sulla sua imperturbabile volontà di fare propaganda tramite la propria persona pubblica, Georgiana divenne l'asso nella manica di Fox. Tra l'altro per G. vi era un ulteriore incentivo: era perdutamente innamorata del protetto e pupillo di Fox, Charles Grey [in immagine], il quale, dopo la morte di lei, arrivò persino a ricoprire l'incarico di Primo Ministro.
Al di là dei limiti legali, innamorarsi al di fuori del matrimonio non era affatto vietato nella libidinosa società settecentesca, ma per una signora coinvolta in attività pubbliche - e addirittura politiche - esistevano rigidi codici di condotta.
Stando ai modi del tempo, non appena una donna aristocratica avesse adempito al compito di produrre un erede per il marito, i due coniugi potevano dormire in stanze separate. Purtroppo però Georgiana non aveva ancora dato alla luce un maschio per il Duca, sebbene continuasse a mostrarsi accondiscendente a tutti i suoi desideri.
Aveva già messo al mondo due bambine e accettato di crescere la figlia illegittima di suo marito come se fosse sua, oltre ad aver accettato in casa l'amante di lui, Lady Elizabeth 'Bess' Foster, ormai da anni membro effettivo della famiglia.
Bess aveva già avuto un figlio dal Duca, ma il tanto atteso erede di G. tardava ad arrivare.
Finalmente, nel 1790, dopo ben 16 anni di matrimonio, il legittimo erede, Lord Hartington, si aggiunge alla famiglia Cavendish.
G. aveva finalmente svolto il proprio dovere e ben presto fuggì verso l'elegante Bath per trascorrere diverse settimane di passione insieme a Grey. Tuttavia, che a Georgiana piacesse o no, nella città più alla moda del tempo il loro amore era destinato ad essere stanato.
Un'altra donna sarebbe stata più prudente, ma G., fermamente fedele a sé stessa, rivelò subito la verità a suo marito non appena i pettegolezzi iniziarono a circolare. Non solo: ben presto le notizie da dare al Duca furono ancora peggiori. G. era di nuovo incinta - stavolta, però, il bambino era di Grey.
Georgiana sosteneva di star semplicemente facendo ciò che suo marito faceva ormai da anni con Bess, ma purtroppo per lei, più di 150 anni fa a una donna rispettabile non era concessa la libertà sessuale di cui gli uomini godevano invece già da secoli.
Per tale motivo, il Duca agì velocemente per preservare la propria reputazione; impedì a sua moglie di farsi vedere in pubblico finché la gravidanza non si fosse conclusa e provvide a far adottare il nascituro dalla famiglia di Charles Grey.
Successivamente bandì dal paese la Duchessa sconvolta e, non ancora soddisfatto, arrivò quasi a divorziare da lei.
Alla fine, la coppia raggiunse un accordo e si riavvicinò e il Duca pagò persino per i debiti di gioco della moglie. In un certo senso anche lui, un uomo, si sentiva intrappolato dal sistema nel quale era nato, proprio allo stesso modo in cui Georgiana si sentiva oppressa dal peso del suo titolo acquisito. E sebbene l'amore della sua vita sposò un'altra donna, G. riuscì ancora a fare discretamente visita alla figlia di cui Grey era padre, Eliza.
Una volta tornata a Londra, G. venne nuovamente accolta in società. Divenne inoltre consigliera del Principe del Galles e una dei principali attivisti per il governo di coalizione del primo Ottocento, volto a porre fine alla guerra in Europa.
Inoltre, sviluppò un'inaspettata passione per la scienza. Infine, iniziò a passare il tempo svolgendo attività più adatte ad una signora, come il giardinaggio e l'arredamento d'interni, rinunciando a fare da musa per tutti gli uomini che ancora provavano ammirazione per lei. (Di fianco la si vede persino nei panni della Dea Luna).
All'età di 49 anni morì per un ascesso epatico.
La storia della sua famiglia infelice risulta ancora oggi tragicamente toccante in quanto i suoi discendenti popolano la nostra era, occupando ancora cariche importanti e mostrandosi talvolta ancora inclini a comportamenti estremi, proprio come i loro riottosi predecessori.
Bess era un membro della famiglia Bristol e le pronipoti 'It gilrs' Lady Victoria e Lady Isabella Hervey ancora popolano il web.
I Devonshire ancora vivono nello sfarzo di Chatsworth, una delle case che assistettero al lungo corteggiamento di Camilla da parte del Principe Charles, mentre l'attuale Lord Charles Spencer, fratello di Diana è ancora in possesso di Althorp.
Vi è inoltre un esito piuttosto conosciuto alla storia delle 'tre persone del matrimonio del Devonshire'. - In seguito alla morte di Georgiana, il Duca sposò Bess, la donna che da sempre aveva preferito, e sebbene la famiglia di G., gli Spencer, chiusero ogni rapporto con Lady Foster, il futuro erede del ducato, Lord Hartington, si affezionò profondamente alla sua nuova matrigna. A quel punto però Bess non era più poi così attaccata alla vita che aveva per tanto tempo sognato. Non appena fu presa in moglie dal Duca, infatti, questo trovò un'altra amante. La sua carrozza non era mai ferma, mentre Bess passava il suo tempo rantolando tutta sola per i corridoi della maestosa casa di famiglia, con l'unico conforto della sua tanto anelata posizione sociale.
Al di là delle sorprendenti somiglianze tra gli eventi che caratterizzarono le vite di Georgiana e Diana, l'importanza che ancora oggi viene loro attribuita è dovuta alla loro natura di 'Queens of Heart'.
Queste due donne furono infatti indiscussi emblemi delle rispettive epoche in cui vissero: furono entrambe timide ragazze, fiorite dopo essere state catapultate nella famelica sfera pubblica dell'alta società inglese, tramite il matrimonio con uomini di potere.
Entrambe divennero icone di stile: la Duchessa venne ritratta da artisti del calibro di Gainsborough e Reynolds, proprio come la sua pro-pro-pro-pronipote avrebbe poi posato per nomi come Mario Testino due secoli più tardi.
Ma soprattutto, proprio come Diana, anche Georgiana trovò conforto da un matrimonio disastroso nel clamore e nell'affetto del pubblico, quando apparve ormai chiaro che la sua unione con William Cavendish non le avrebbe mai dato accesso al tanto desiderato sogno di un principesco lieto fine.
Il Culto di Diana
Il 'Culto di Diana', da tanti ancora messo in dubbio o poco compreso sta nel fatto che la regalità con lei sia divenuta una categoria dello spirito e non un fatto di Corona o di eredità.
È proprio questo il messaggio di una donna che si è fatta amare per ciò che è sempre stata: dolce, semplice e buona, per quanto complicata e fragile.
Ha fatto vivere al mondo le suggestioni di un castello incantato, di una principessa delle favole, ma contemporaneamente è riuscita ad incarnare il sogno di una donna che con lei è mamma, moglie e focolare della famiglia, con tutto ciò che la vita quotidiana porta con sé.
La sua umanità e i suoi sguardi affettuosi, nei confronti di chiunque fosse bisognoso d'affetto, hanno conquistato il mondo, conferendole il titolo di "Principessa del popolo".
Al di là della favola però c'era molto di più e il significato di ciò non potrà mai essere sintetizzato in una condanna ai paparazzi o in un'amareggiata critica alla famiglia reale.
Diana ha bruciato le tappe troppo velocemente: a 20 anni appena compiuti si ritrovò all’altare a ricoprire il ruolo della principessa incantata, a sposare un uomo di tredici anni più grande, che non avrebbe mai potuto amarla, ma dovette unirsi a lei per cause di forza maggiore. Tuttavia Diana alla favola ci credeva davvero, almeno all’inizio, ma la realtà aveva presentato il conto già dai primissimi anni di matrimonio.
Carlo, uomo prima che erede al trono, era innamorato ormai da tempo immemore di Camilla Parker-Bowles, una donna che non poteva sposare, in quanto poco adatta a divenire Principessa del Galles.
Diana era invece la ragazza giusta per portare ai Windsor un erede al trono: bella, discendente di una delle famiglie più nobili e antiche d’Inghilterra.
Inoltre, Lady D aveva un talento naturale nell’affascinare le folle, dote che certamente mancava al marito e che solo ora, sempre più vicino al trono, sembra acquisire. La triste e fallimentare vita coniugale faceva da contraltare ad un'esistenza pubblica brillante, entusiasmante, con la principessa osannata dal popolo, in un periodo certamente non facile per la monarchia britannica. Ed è qui il primo enorme paradosso della parabola terrena di Diana Spencer: nessuno più di lei ha creato guai e grattacapi alla Regina Elisabetta; ma - ed ecco la nascita del vero culto di Diana - nessuno più di lei ha aiutato la monarchia inglese ad entrare nel XXI secolo, lasciandosi dietro i rituali polverosi di un'istituzione che aveva perso già da tempo il contatto con la realtà.
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Benoît Magimel nei panni di Luigi XIV in una produzione di Gérard Corbiau Nel 1692, a un giovane aristocratico francese in visita alla corte di Re Luigi XIV fu chiesto se fosse in grado danzare. Il ragazzo, che di nome faceva Montbron, rispose con caratteristica sicurezza, compiacendosi abbastanza da attirare l'attenzione degli altri cortigiani. Fu un errore da novellino: non passò molto prima che la cerchia di nobili lo invitarono a provare la sua bravura. È una verità universalmente riconosciuta che uno scapolo desideroso di una carriera politica nella Francia del XVII secolo dovesse avere bisogno di un buon maestro di danza. Essere abili nella danza era infatti sia un convenevole sociale sia una necessità politica e soprattutto segno di un'educazione aristocratica. "Una buona educazione prevede quella gradevole e disinvolta maniera, ottenibile esclusivamente attraverso la danza" , scrisse nel 1725 il celebre insegnante di danza Pierre Rameau. Ballare ma
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